Boron (GM-FI): “La Sanità segue il progresso ma lascia indietro le fasce deboli della popolazione. Servono percorsi di cura dedicati ai nostri anziani”

16 febbraio 2024

 

(Arv) Venezia 16 feb. 2024  - “È ormai all’ordine del giorno ricevere segnalazioni su episodi di difficolta ad accedere alle cure in sanità, vuoi per la carenza di medici, vuoi per le liste d’attesa, ma quando si legge che il problema della mancata adesione terapeutica o la mancata cura nasce dalla difficoltà ad adeguarsi al progresso tecnologico, a questo punto dobbiamo tutti farci una domanda: il progresso include tutti?”.

Le parole sono del consigliere regionale Fabrizio Boron (Gruppo Misto - Forza Italia) che spiega: “Paolo, il nome è inventato, è un anziano che scrive ai quotidiani veneti una lettera-denuncia perché non riesce a prenotare, a pagare delle semplici analisi, reo di non avere cellulare, servizi di messaggistica istantanea, mail e carta di credito, perché per lui sono cose troppo lontane dal quotidiano. Allora viene d’obbligo chiedersi perché in uno Stato come il nostro ci dimentichiamo di loro, dei nostri anziani e non creiamo dei corridoi paralleli per queste fasce deboli della popolazione che non riesce a gestire in autonomia la propria salute solo per una incolpevole mancanza di mezzi tecnologici?”.

“La Sanità Veneta deve attivarsi con urgenza per capire come disporre dei percorsi alternativi di cura per i nostri anziani - conclude Boron - soprattutto in un’epoca in cui si parla tanto di inclusione, considerato che queste “dimenticanze” del servizio pubblico sono terreno favorevole alla non adesione terapeutica delle fasce più deboli, che invece dovrebbero avere a propria disposizione un occhio vigile dedicato”.